Copia conforme, l'arte della riproduzione dal '700 ad oggi

Copia conforme

Tra il 1761 ed il 1764 erano i calchi di reperti archeologici, realizzati nell'Herculanense Museum per semplificare il lavoro dei disegnatori della Regia Stamperia ed inviare a Carlo di Borbone, trasferitosi a Madrid nel 1759, le riproduzioni delle opere più significative delle collezioni ospitate nella Reggia di Portici. 
Oggi, nell''anima archeologica' del Sito Reale di Portici, sono i tasselli che ricostruiscono il modus operandi di un'epoca, approfondendo il percorso di visita dell'Herculanense Museum, grazie alla raffinata mostra ‘Copia conforme: l'arte della riproduzione dal ‘700 ad oggi'.
L'esposizione, frutto della collaborazione tra il MANN, il Dipartimento di Agraria dell?Università Federico II ed il Centro Museale Musei delle Scienze Agrarie-MUSA, sarà in programma, per un trimestre, nel piano nobile della Reggia di Portici: prevista mercoledì 5 dicembre, alle 12, l'anteprima stampa, cui parteciperanno Paolo Giulierini, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Enzo Cuomo, sindaco di Portici, Matteo Lorito, Direttore del Dipartimento di Agraria e Stefano Mazzoleni, Direttore del MUSA; l'apertura al pubblico è prevista per le 18.

In un suggestivo iter di visita, il cui allestimento è firmato da Silvia Neri e Marinella Parente, saranno presentate al pubblico le riproduzioni di grandi capolavori della Villa dei Papiri, dai Corridori (in cera, bronzo e poliuretano) all'Hermes in riposo (in cera e poliuretano)tali copie sono state realizzate e messe a disposizione dalla Fondazione Del Giudice di Nola, che ha combinato tecnologie digitali e lavoro specializzato per riproporre, nel modo più fedele possibile, i dettagli delle singole opere.
Uno spazio di approfondimento ad hoc sarà dedicato, ancora, ai primi calchi realizzati per il re Carlo: nel 1761, infatti, fu inviata al sovrano la copia della statuetta bronzea di ?Alessandro a cavallo?, ricreata, nel 2008, dalla storica Fonderia Chiurazzi con l'antica tecnica della fusione a cera persa, per poi essere esposta nella Sala XIII, insieme con la riproduzione in scala 1:1 del celeberrimo Cavallo Mazzocchi (tale lavoro è stata eseguito dall'Accademia di Belle Arti di Napoli in collaborazione con il Laboratorio di Conservazione e Restauro del MANN). 

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